Ancora nessun commento

Diciannovesima Puntata: Solo la Provvidenza ci ha precedute e guidate

Dire che il cammino dell’Opus Mariae Reginae sia stato determinato da noi povere creature è la menzogna più grande. Chi ha vissuto quei primi anni stupendi sa e testimonia che la Provvidenza divina ne ha tracciato il cammino e indicato il percorso.
Dopo solo tre mesi che il Movimento Mariano – Bianca Aiola si era convertito in Pia Unione, 8 dicembre 1969 in seguito all’esortazione e al decreto dell’Arcivescovo di Gaeta, Mons. Lorenzo Gargiulo, e mentre ancora stilavano lo stesso decreto per le loro diocesi altri due Vescovi – Adria Rovigo e Monopoli Conversano – ci fu l’episodio ancora oggi inspiegabile che ci condusse a realizzare la nostra prima Comunità, il Cenacolo “Pio XII” in Bodio di Varese il 26 settembre 1970. Ne abbiamo già parlato in altro contesto. La stessa cosa piuttosto singolare portò alla costituzione della seconda Comunità in Santa Maria Maddalena di Rovigo, Cenacolo “Paolo VI”.
Bisogna precisare che all’epoca nessuna di noi aspirava ad essere una religiosa di vita comunitaria, ci bastava vivere il nostro particolare ideale: “Purezza Amore Sacrificio” nel “Solo Gesù e Maria” rimanendo nelle nostre case, nelle nostre Parrocchie, felicissime di lavorare intensamente e sul piano apostolico e sul piano sociale in insegnamento, fabbrica, ospedale, nascoste tra i fratelli di questo nostro mondo. Le Sorelle che aspiravano a vivere in una Congregazione Religiosa con vita comunitaria seguirono la chiamata di Dio in questo cammino, dirigendosi in varie Congregazioni e portando con loro l’ideale che tanto le aveva pure affascinate. Erano e sono rimaste le nostre Sorelle Religiose che continuarono a restare unite a noi con circolari, lettere, visite e altro.
La vita comunitaria ci fu spalancata davanti quanto meno lo pensavamo. La vita comunitaria è in realtà la condizione per passare al ruolo di congregazione religiosa. Ma questo chi lo sapeva e chi di noi lo sognava? Certo Padre Mario sapeva molto bene tutto questo, ma nella sua estrema umiltà mai aveva pensato di fondare una Congregazione, ma solo di innamorare delle anime del Signore e della Madonna per la gloria di Dio e la loro santità. Anche per la erezione a Pia Unione c’era voluto la spinta di un Vescovo come abbiamo già detto.
Certo il Padre pregava e interpellava lo Spirito Santo perché illuminasse il cammino e manifestasse la Volontà di Dio. Considerato il tutto e come si sono evolute le situazioni sembra chiaro poter concludere che Qualcuno piano piano, attraverso circostanze, incontri e avvenimenti ci poneva nella traiettoria giusta per giungere là dove Lui voleva condurci.
Tutte le Sorelle della Bianca Aiola in pochi anni lasciarono famiglia, lavoro e paese e giunsero a vivere in comunità perché molte furono le richieste a cui rispondere e l’Italia da Nord a Sud fu costellata di tanti gioiosi Cenacoli.
E che dire poi di quanto avvenne per la costruzione della Casa Madre? Remore per l’approvazione del progetto e in seguito lo stallo per l’inizio dei lavori e il provvidenziale incontro con la sconosciuta Signora Linda D’Urgolo che nel giro di pochi giorni sbrogliò ogni inghippo e diede il via alla costruzione. Anche di questo abbiamo fatto cenno in puntate precedenti.
E il Padre? La sua storia, che è quella della stessa Congregazione a cui ha dato tutta la sua vita, era infaticabile. Ascoltava, consigliava, pregava, visitava frequentemente ogni Cenacolo, animando, esortando, sostenendo. Quante volte ha percorso le strade italiane dal Nord al Sud. Questo fino alla sua più tarda età, lui, l’anima nascosta e illuminata di tutta la nostra storia, la lampada sempre accesa davanti al Santissimo e alla Madonna con la sua intensa e sacerdotale preghiera.

A cura di
Sr. Carmela Picano

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Il contenuto è protetto !!