L’Opus Mariae Reginae è scaturita dal cuore sacerdotale di Padre Mario Maria Merlin, nato a Cerea (VR) il 6 febbraio 1911, tredicesimo fglio di Domenico e Maria.
“ E’ Dio che chiama, e a Dio si deve indiscussa obbedienza” scrive Padre Mario, ricordando gli albori della sua vocazione sacerdotale. Era il 17 settembre 1928, quando il giovane Mario, accompagnato dal fratello maggiore Alessandro, fu accolto paternamente da Padre Giovanni Calabria. Questi vide bene, e vide lontano. Incoraggiò, sostenne e indirizzò i primi passi del giovane alla realizzazione del suo sogno: diventare Sacerdote a tutti i costi. Fu Don Calabria che accompagnò l’Aspirante presso i Guanelliani, certo che così la sua vocazione si sarebbe realizzata. E il giovane Merlin divenne Guanelliano, Sacerdote e Padre di anime.
Divenuto Sacerdote a 30 anni, l’8 marzo 1941, nell’Opera Don Guanella, come aveva profetizzato Don Calabria, Padre Mario Merlin fu subito inviato dai suoi Superiori a fondare nuove istituzioni in varie località della Puglia. L’ideale che ardeva nel suo cuore, con L’Ordinazione Sacerdotale, non poteva rimanere soffocato. Egli, dopo aver ricevuto la Benedizione del Santo Padre Pio XII, avvicinò le prime anime giovanili, che riunì insieme spiritualmente in una associazione che chiamò “ Opera di Mamma”, in onore della Vergine Immacolata. Dal Veneto alla Puglia, in pochi anni, in tanti cuori giovanili era già piantato il seme della futura “Opus Mariae Reginae”. Il “Carbonaro della Madonna”, come il Padre amava definirsi, non faceva che infondere nelle anime che incontrava un ardente amore per l’Immacolata e per le sue virtù, la Purezza in particolare, tanto da essere chiamato “Il prete della Purezza”.
Con il trasferimento di Padre Mario Merlin nel Lazio, l’Opera di Mamma si ramifica sempre di più. Il 24 ottobre 1947 Padre Mario giunge a Itri (LT), presso la sua nuova sede, con la precisa missione di ricostruire il Santuario della Madonna della Civita e fondare una nuova Casa per gli orfani a Conca di Gaeta. L’Opera di Mamma, divenuta “Bianca Aiola di Maria Regina”, viene tanto combattuta e insidiata, ma la volontà del Padre è sempre ferma: affrontare tutto, fino al massimo sacrificio, pur di realizzarla. E l’Opera davvero si incrementa con nuove adesioni. Fino all’ottobre 1958 Padre Mario lavora alacremente nell’Arcidiocesi gaetana e proprio qui l’Associazione, divenuta “Opus Mariae Reginae”, ottiene il primo riconoscimento della Chiesa. L’8 dicembre 1969, mentre l’obbedienza porta Padre Mario a Casaleone (VR), la Chiesa, nella persona dell’ Arcivescovo di Gaeta (LT) Monsignor Lorenzo Gargiulo, approva l’Associazione, e nasce la “Pia Unione Movimento Mariano Opus Mariae Reginae – Bianca Aiola”. Si suggella così una storia segreta di circa trent’anni vissuti nel martirio più silenzioso: è la prima firma di Dio su di un’Opera tanto tenacemente voluta e sofferta.
La permanenza di Padre Mario presso il Santuario Mariano “Maria SS. Della Civita” è straordinariamente feconda di bene. Non si possono elencare le opere di ristrutturazione eseguite per ridonare splendore alla Casa di Dio. Si sono avverate ancora una volta le parole di Don Calabria, consultato da Padre Mario, prima di accettare l’obbedienza: “ Va’ lassù. Vedrai quanto la Madonna ti aiuterà. Là la Madonna ti aspetta”. All’arrivo al Santuario egli trova la desolazione delle desolazioni, dopo gli eventi bellici, ma si mette subito al lavoro per ricostruire, ripulire, riordinare e rendere il più possibile funzionale l’intero edificio. Mentre come Rettore Guanelliano si adopera con i progetti più arditi per il decoro del Santuario, come Padre dell’Opus M. R. non fa mancare nulla alla sua amatissima creatura, il Movimento Mariano, che gradualmente prende coscienza del suo carisma: salvare la donna con la donna. Attraverso innumerevoli lettere circolari, il Padre si fa promotore di ore di Adorazione Eucaristica e Veglie di preghiera, che 24 ore su 24 chiedono incessantemente alla Madonna di far crescere e fiorire la Bianca Aiola per la rigenerazione del mondo attraverso la donna cristiana.
Dalla Puglia al Lazio e dal Lazio al Veneto, Padre Mario svolge il suo ministero in diverse sedi. Dovunque si trova egli incontra anime e, quando non può raggiungerle ed illuminarle attraverso il Sacramento della Confessione, si serve della corrispondenza epistolare come mezzo di direzione spirituale, indicando loro come programma di vita un trinomio mariano, da lui sintetizzato nelle tre virtù della Purezza verginale, dell’Amore e del Sacrificio. Il Trinomio, che è la sintesi della spiritualità mariana, viene simboleggiato nell’immagine di un giglio (la Purezza), circondato dalla spine (il Sacrificio), e irrorato dall’Amore (la luce che piove dal Cielo). Questo trinomio, accompagnato dal Motto “ Solo Gesù e Maria”, innamora del Signore e della Madonna tante giovani. Alcune di esse nel 1970, con la benedizione del Padre Fondatore, si riuniscono per viverlo insieme in Comunità denominate dal Padre “Cenacoli”, e prendono il nome di “Cenacoline”, iniziando un’attività apostolica presso scuole materne parrocchiali.
Sorte le Comunità, Padre Mario dà vita ad una nuova fondazione: gli Oratori femminili, che nel 1977 assumono la fisionomia di una vera e propria scuola cristiana per la formazione della donna. L’Oratorio femminile mira essenzialmente a sviluppare nelle bambine e nelle giovani una coscienza cristiana, privilegiando e potenziando la straordinaria ricchezza della femminilità che ogni donna, in quanto tale, porta con sé. L’Oratorio vuole per la donna ciò che Dio vuole per questa sua creatura, da Lui stesso eletta sacrario della vita. Il mondo di oggi ha bisogno di donne come la Donna-Maria per uscire dal degrado morale in cui è precipitato. Se la donna è buona, anche l’uomo è buono; se la donna è virtuosa, la famiglia risplende delle sue virtù morali; se la donna è santa, tutta la società si rigenera alla luce dell’Amore cristiano.
Nel 1978 il Padre Fondatore matura l’ispirazione di dar vita ad un Bollettino a cui, come organo ufficiale dell’Istituto, dà il nome di “ La Fiaccola”. “La Fiaccola – egli scrive – è la luce, la vita, l’azione apostolica della Congregazione. Essa è nata e si è diffusa per testimoniare la mente ed il cuore dell’Opus Mariae Reginae ed esprimerne i fini apostolici”. Sintetizza così qual è la missione affidata fin dall’inizio al Trimestrale che il Signore gli ha ispirato. Il suo messaggio cristiano e mariano si rivolge in particolare alla donna e alla famiglia, pur offrendo a tutti il dono di una parola di bontà, di amore e di pace. Dopo oltre trent’anni di cammino, ancor oggi la Fiaccola continua con crescente fiducia a diffondere sulle vie del mondo il suo messaggio mariano e la sua luce evangelica tra le persone di buona volontà.
Le Sorelle del Movimento Mariano intanto dal 1970 hanno la vita comunitaria e vivono intensamente la loro Consacrazione religiosa, lo spirito di preghiera e l’apostolato mariano tra le bambine, le giovani e le mamme, hanno cioè tutti i requisiti per divenire, da Pia Unione di Diritto Diocesano, Congregazione Religiosa. Si presenta la domanda all’Ordinario della Diocesi della Casa Madre, Casa della Madonna, sorta a Formia nel 1976, e questi, nella persona di Mons. Luigi Maria Carli, Arcivescovo di Gaeta, il 21 aprile 1979 approva le Costituzioni, già esaminate dalla Congregazione dei religiosi, e firma il Decreto di erezione della Congregazione Religiosa “OPUS MARIAE REGINAE”. Da questa data in poi la Congregazione, grazie alle innumerevoli iniziative del Padre Fondatore, si espande con la costruzione di proprie Case in Puglia, nel Lazio e nel Veneto.
Padre Mario non si è mai risparmiato nella sua azione evangelizzatrice ed ha percorso molte volte l’Italia per raggiungere frequentemente le varie Comunità, gli Oratori femminili. Ha prodigato il suo zelo sacerdotale fino al limite delle sue forze.
Don Giovanni Calabria gli aveva profetizzato: “Ti vedo curvo col bastoncino, quasi toccherai il secolo”. Padre Mario ha superato l’anno 2000, nuovo secolo, ed ha raggiunto la veneranda età di 98 anni! Nella sua amata Casa di S. Giuseppe in Pieve di Soligo (TV) il Signore l’ha chiamato a Sé il 18 giugno 2009 per dargli il meritato riposo e il premio alle sue innumerevoli fatiche.
Egli continua a vivere nella missione affidata alle sue figlie spirituali perché la donna conquisti la sua autentica fisionomia di creatura voluta da Dio per la vita fisica e spirituale della famiglia, della società, della Chiesa. L’attività apostolica negli Oratori non raggiunge soltanto bambine e adolescenti ma anche giovani e mamme, con l’intento di far regnare MARIA in ogni famiglia.
La Congregazione è diffusa nelle seguenti Diocesi: Gaeta (LT), Oria (BR), Vittorio Veneto, Padova, Ferrara-Comacchio, Treviso, Belluno-Feltre ed opera con 10 Comunità di Sorelle nelle località di Formia, Itri, Fondi, Ceglie Messapica, Comacchio, Creola, Peraga, S. Maria Di Sala, Pieve di Soligo, S. Giustina Bellunese.